Primavera

INTRODUZIONE

La sezione Primavera è un servizio educativo che consente la crescita dei bambini offrendo stimoli ed opportunità che consentono la costruzione dell’identità, dell’autostima, della socializzazione e dell’interazione con gli altri bambini. La giornata viene organizzata tenendo presenti i ritmi ed i tempi dei bambini, integra momenti di vita quotidiana legati soprattutto al soddisfacimento di bisogni primari ovvero l’alimentazione, il riposino, la pulizia, a momenti di gioco organizzato, laboratori e attività didattiche inerenti alla programmazione.

FINALITA’ E OBIETTIVI

Il bambino è portatore di alcuni bisogni fondamentali che gli adulti sono chiamati a soddisfare perché spesso quando questi sono soddisfatti, il bambino tende a comportarsi meglio, ad essere più collaborativo e ad accettare più facilmente le regole stabilite. Tra i vari bisogni possiamo individuarne alcuni:

  1. Sicurezza: il bisogno di sicurezza viene dato al bambino piccolo soprattutto attraverso la routine quotidiana cioè una serie di azioni che scandiscono la giornata e si ripetono in modo ordinato e riconoscibile. Per questo è importante dare un ordine alla vita dei bambini, rispettare gli orari dei pasti e del riposino, ma anche avere alcune regole non discutibili, ossia dei punti fermi in caso di confusione e incertezza.
  2. Competenza ed autostima: un bambino ha bisogno di sentirsi competente, ha bisogno che gli vengano riconosciute le sue abilità. Per fare in modo che la sua crescita avvenga nel migliore dei modi dobbiamo aiutarlo ad assumersi le proprie responsabilità in base ovviamente alla sua età e al suo sviluppo per aiutarlo ad aumentare la sua autostima.
  3. Libertà: è importante creare uno spazio sicuro in cui possa esercitare la propria capacità di fare scelte, concedergli la possibilità di scegliere la libertà di giocare a modo suo, senza dover seguire sempre istruzioni.
    La scuola è un luogo privilegiato di crescita e di sviluppo delle competenze individuali cognitive, affettive e sociali, finalizzato al raggiungimento di uno sviluppo armonico della personalità attraverso la soddisfazione dei bisogni. L’obiettivo primario è quello di favorire la crescita del bambino in modo sereno, in un ambiente che sappia integrare l’attività della famiglia
  • Conquista dell’autonomia;
  • Contribuire alla socializzazione

 

OBIETTIVI SPECIFICI

  1. Favorire ed incrementare le capacità psicomotorie;
  2. Favorire lo sviluppo affettivo –sociale
  3. Favorire lo sviluppo cognitivo
  4. Favorire la comunicazione verbale e non verbale

 

QUOTIDIANITA’

Il percorso ha inizio con la fase dell’inserimento, momento molto importante e delicato, in quanto rappresenta la prima esperienza di distacco dalla famiglia per entrare a far parte di un contesto completamente nuovo, caratterizzato dalla presenza di figure adulte e coetanei. E’ quindi un’esperienza emotivamente coinvolgente, sia per i bambini che per i genitori: per questo motivo, è organizzata e mediata dalle educatrici con delicatezze e sensibilità. L’inserimento prevede la presenza del genitore, cui seguirà graduale distacco tale da permettere ai bambini di adattarsi al nuovo ambiente e prendere sicurezza delle nuove figure di riferimento. L’obiettivo è quello di rassicurare i bambini, trasmettendo loro affetto e serenità, rispettando i tempi di ciascuno. Contemporaneamente, si mira ad instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con le famiglie, con le quali si stabilirà una disponibilità al dialogo e alla comunicazione, volta al benessere psicofisico del bambino. L’entrata del mattino, il cambio, il sonno, la merenda ed infine l’uscita sono dei gesti di cura necessari e costanti.

 

ROUTINE

  1. ACCOGLIENZA: L’ingresso è un momento importante in cui l’educatrice ha il compito di mediare il distacco dal genitore, cercando di comprendere ciò che può favorire una buona separazione dal bambino, cercando di offrirgli rassicurazione e coinvolgendolo in attività a lui gradite.
  2. IGIENE PERSONALE: momento di intimità e cura che le educatrici rivolgono a ciascun bambino e allo stesso tempo esperienza sensoriale e corporea che lo accompagna verso l’autonomia. L’approccio sarà diversificato a seconda del bimbo e alla caratteristiche specifiche legate all’età.
  3. PRANZO: Il momento del pranzo ha una valenza molto forte sia dal punto di vista di una corretta alimentazione sia perché rappresenta un’altra occasione di esperienza educativa e di prima socializzazione. In questo contesto il bambino avrà sempre di più la possibilità di riconoscere i propri desideri, piaceri e bisogni contestualmente con una consapevolezza di dover aspettare il proprio turno acquisendo inoltre l’autonomia attraverso il senso di imitazione.
  4. SONNO: Come ogni routine, il momento del sonno è importante e deve avvenire secondo rituale, in modo da dare sicurezza al bimbo. Fondamentale presentare un ambiente tranquillo, devono essere rassicurati in modo da distaccarsi, addormentandosi, senza ansie e paure. Durante tutta la durata del sonno l’insegnante è presente nella stanza della nanna, per poter rispondere ai singoli bisogni dei bambini.
  5. USCITA: E’ importante l’instaurarsi di una buona relazione di fiducia con la famiglia. I genitori saranno informati sulla giornata trascorsa e il racconto di questa aiuterà i bambini nel passaggio scuola/casa in maniera graduale. Per quanto riguarda le informazioni relative alla consumazione del pasto o altre specifiche della giornata, i genitori possono consultare in bacheca il foglio affisso.

 

ATTIVITA’ EDUCATIVE

Considerando le caratteristiche dei bambini nella prima infanzia verranno proposte attività specifiche per stimolare le seguenti aree di sviluppo;

  • SOCIO RELAZIONALE: attraverso l’identificazione con gli altri e la condivisione.
    Obiettivi:

      • Instaurare relazioni tra bambini e adulti di riferimento;
      • conoscere e rispettare le regole;
      • condividere i giochi;
      • favorire la costruzione dell’identità e la stima del se’.
  • MANIPOLATIVA: la manipolazione aiuta a sviluppare la motricità fine per costruire rappresentazioni della realtà.
    Obiettivi:

    • incoraggiamento dell’autostima;
    • stimolare la creatività;
    • migliorare la motricità.
  • LINGUAGGIO: Sviluppo della comunicazione per esprimere bisogni ed emozioni con gesti e parole.
    Obiettivi:

    • Arricchire il lessico;
    • esprimere i propri bisogni;
    • avvio all’ascolto;
    • comporre frasi.
  • GRAFICO PITTORICA: l’attività grafico pittorica comporta lo sviluppo della creatività attraverso l’uso dei colori aiutando nello stesso tempo ad esprimereanche le proprie emozioni.
    Obiettivi:

    • Conoscenza dei diversi materiali;
    • percezione dei diversi colori;
    • incrementare le capacità espressive;
    • conoscenza spaziale dentro/fuori, lontano/vicino

 

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

La programmazione educativa garantisce la qualità dalla scuola; deve esser costruita intorno al bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza. La progettazione è un importante strumento operativo che ci permette di non improvvisare nel lavoro educativo; essa è anche flessibile, di conseguenza può variare ed essere modificata in corso d’opera rispettando le esigenze dei bambini, ai loro tempi di apprendimento e caratteristiche evolutive. Le principali fasi della programmazione sono le seguenti:

  1. OSSERVAZIONE DEL BAMBINO: L’osservazione permette di raccogliere informazioni utili sul bambino e di determinare quali sono i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue ansie e il suo modo di relazionarsi con le persone.
  2. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI: esplicitano i percorsi individuati. Questi sono centrati sul bambino e finalizzati alla conquista dell’autonomia personale, alla conoscenza del proprio corpo, a favorire la coordinazione socio motoria, a conoscere l’ambiente intorno a se’, ed affinerà le capacità grafiche, costruttive e manipolative e a contribuire alla socializzazione.
  3. ELABORAZIONE DELLE ATTIVITA’ E DEI PROGETTI DA PROPORRE: aiutano il bambino a vivere la routine della scuola e ad acquisire le prime conoscenze dell’ambiente intorno a se’. Pertanto la programmazione è lo strumento che esplicita il lavoro dell’intero gruppo e fa riferimento ad un sistema di valori per la crescita e lo sviluppo del bambini. Riteniamo importante sottolineare che una buona programmazione non debba prestare attenzione unicamente all’acquisizione del sapere, ma deve rivolgersi anche ai processi, alle strategie cognitive messe in atto dai bambini, ai loro modi di conoscere, intender e pensare. Crediamo inoltre che il gioco sia alla base della crescita del bambino. Da qui la sfida è quella di costruire ambienti ludici e di apprendimento capaci di promuovere in modo ottimo la creatività e lo sviluppo del bambino. Impareranno quindi ad acquisire nuove autonomie e conoscenze attraverso attività e giochi proposti quotidianamente.